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CHI SIAMO

Di seguito un breve profilo del fondatore del MOTO CLUB ADRIA
tratto dal libro di A. Secondini “ Storie di uomini e di piloti”



Emilio Migliorini nacque ad Ariano Polesine il 23 Dicembre 1904.

Figlio di un commerciante di macchine agricole, si fece notare ben presto per la sua predisposizione per i motori di auto e moto, meno per quelli agricoli del padre.

Nel 1920 è già alle sue prime esperienze agonistiche in sella ad una ARIEL da lui preparata. La sua partecipazione non è professionale ma sono frequenti i buoni risultati sia con l’ARIEL che con la BSA. Ma è soprattutto con la Moto Guzzi prima e con la GILERA poi, che farà trasparire le sue innate doti di pilota.

Notevoli le sue imprese documentate, forse numerose quelle andate perdute.

Emilio pilota

Sia in moto che in auto si distingue nelle gare di gran fondo, ma pure l’evento dei circuiti lo vede protagonista e vincitore di innumerevoli competizioni. Da ricordare:

- la “Traversata dei Colli Euganei fuoristrada”
- la “Sei giorni nazionale di Padova”
- le quattro edizioni della “Milano – Taranto”
- vari circuiti di velocità: Castelfranco, Treviso, Conegliano, Trieste, Adria ecc
- varie corse di Regolarità e le “ Audax  Mille km in Vespa”
- le quattro “Mille Miglia”,  di cui tre competitive (1950-51-53) ed una storico-rievocativa nel 1987, all’età di 83 anni!

Emilio uomo d’azione

- Fu concessionario di prestigiose case di moto e scooter quali Moto Guzzi, Gilera e Piaggio e di auto: la tedesca BMW e l’olandese DAF.

- Per oltre 50 anni prestò la sua opera, presso l’FMI e FIK, come Commissario Nazionale ed Internazionale nei settori Velocità (Imola,Modena,Monza ecc.), di Moto Cross, Speedway e Kart.
- Fu promotore e pilota nelle varie edizioni del “Circuito di Adria”
- Insignito delle più alte onorificenze del CONI e della Repubblica:
- Stella d’oro al merito sportivo. Premiato dal ministro Logorio e dal Presidente della Repubblica Cossiga
- Medaglia d’oro del CONI. Premiato dall’avvocato Zerbi Presidente del CONI.

L’Amministrazione Comunale gli ha intitolata una via nei pressi del Circuito di Adria


“ la cosa che direttamente più ci gratifica è l’essere stato il fondatore del MOTO CLUB ADRIA e suo Presidente fino al 1980. Il M.C. di Migliorini fu istituito nel 1933, con il n° di matricola 21, risultando così uno dei primi Moto Club d’Italia”


Ricordo di Arrigo Pavan ed Emilio Migliorini
( Cena Sociale del 18/02/2012 )

Non è facile dire qualcosa di nuovo di Arrigo, perchè tutti quelli che lo hanno conosciuto hanno avuto modo di apprezzare una persona senza fronzoli, solare, ottimista, che amava gli scherzi e le simpatiche conseguenze che ne derivano.
Stasera comunque, vale la pena di fare alcune considerazioni su due personaggi che hanno fatto la storia del nostro MotoClub: Emilio Migliorini e Arrigo Pavan
Migliorini, il fondatore del MotoClub Adria, che dal 1933 agli anni 80 ne fu pure ineguagliabile Presidente, guadagnandosi titoli ed onoreficienze a livello nazionale, sia come pilota che come dirigente e promotore del Motociclismo Nazionale.

Arrigo Pavan, secondo per ordine di tempo, è stata la persona più vicina a noi, che tutti abbiamo conosciuto ed apprezzato direttamente e quindi un personaggio molto vicino ai nostri sentimenti. Arrigo è colui che avendo mantenuto in vita il MotoClub Migliorini, ora ci fa ritrovare in questa serata riuniti sotto un solo nome: il nuovo MotoClub Adria. A quei due protagonisti vada la nostra gratitudine, a noi rimanga l'impegno di proseguire il loro lavoro e di mantenerne vivo il ricordo.

Nei progetti di Arrigo c'erano sicuramente i motori, le competizioni ma pure l'altruismo nell'aiutare coloro che si dedicavano allo Sport Motociclistico.

Ne sanno qualcosa i MotoClubs del Polesine, ma pure i piloti privati, come Maida, che con il contributo di Arrigo, hanno raggiunto affermazioni nazionali ed internazionali.

Un'ultima analogia fra i due Presidenti: Emilio amava le moto e la caccia, ma non fu mai pilota professionista per un motivo che mi fu confermato nei vari colloqui con le figlie: non volle mai trascurare il suo lavoro e soprattutto la famiglia... Il professionismo avrebbe richiesto troppa dedizione alle moto e troppi impegni lontano da casa.
I miei pensieri su Arrigo sono più diretti, perchè maturati in quarant'anni di amicizia, di " ciacole " e considerazioni fatte nelle pause di lavoro, nel suo retrobottega. Le moto furono la sua grande passione, la caccia è stata il suo hobby più naturale ma di sicurola sua dedizione alla famiglia è stata il suo impegno più importante.

Questo lo onora, ce lo fa rispettare come Presidente ed ancor più come uomo ed amico!

con stima ed affetto

Alfredo Secondini

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